Creme per prevenire le smagliature

l rimedio cosmetico all’inestetismo delle smagliature è rappresentato essenzialmente dai prodotti elasticizzanti. Questi favoriscono la funzionalità dei fibroblasti e la corretta produzione di collagene ed elastina, a cui si uniscono sostanze antinfiammatorie e cicatrizzanti. Insieme a molti complessi brevettati, le sostanze più utilizzate sono:

Gli oli vegetali, tra cui quello di calendula, rosmarino, lavanda, camomilla, borragine, germe di grano, cartamo e mandorle dolci.
Gli estratti vegetali di alchemilla, edera, equiseto, karité, echinacea, tè verde, centella asiatica e kigelia africana.
I peptidi che regolano l’attività dei fibroblasti.
La provitamina B5 ad azione ristrutturante.
I mucopolisaccaridi, utili per i fibroblasti.
L’acido boswelico usato, tra l’altro, come antinfiammatorio e cicatrizzante.

Ai prodotti elasticizzanti è bene ricorrere prima che si producano le smagliature. In gravidanza si cominciano ad usare all’inizio del 2’ trimestre sull’addome e sul seno anche dopo il parto (mai sul capezzolo e usando solo prodotti dichiarati adatti). Per gli adolescenti, si può valutare se c’è una predisposizione familiare. Andrebbero poi usati subito se c’è in vista una dieta dimagrante o si nota un aumento di peso. Inoltre non deve farne a meno chi pratica sport, perché gli sforzi e l’aumento di volume muscolare può strappare la pelle.
Per la fase preventiva le formulazioni antismagliature più adatte sono quelle in crema, olio, gel-crema, da usare due volte al giorno. Si può anche seguire un’azione urto: una fiala a rapido assorbimento di mattina e la crema, con un massaggio più paziente, di sera.

Per le smagliature evidente e rossastre esistono formulazioni antinfiammatorie, riparatrici ed elasticizzanti, da usare direttamente sulle strie: per questo hanno un beccuccio che ne facilita l’applicazione. Contro le smagliature già cicatrizzate, biancastre e più difficili da risolvere, certi prodotti contengono, oltre agli elasticizzanti e agli antinfiammatori, anche sostanze che stimolano l’attività dei melanociti (le cellule che producono la melanina), così da scurire le lesioni biancastre.